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Jesús
Gran Cruz al Mérito Forero
Sin verificar
Gran cruz
Primera prueba en intenné (que yo sepa):
Subaru Legacy 2.0 D, con il suo motore boxer diesel, rappresenta un momento di innovazione. Un'architettura molto attesa che, per la sua propria struttura, dovrebbe distinguersi per doti di silenziosità ed efficienza. Nel caso di Subaru, peraltro, si sposa perfettamente con la trazione integrale. La produzione prevista è di 30.000 unità all'anno.
Com'è?
“E' stato sviluppato dagli ingegneri che hanno realizzato le motorizzazioni a benzina”, dicono fieri in Subaru. E rispetto al propulsore a benzina ne condivide – incredibilmente - il peso mentre la lunghezza è addirittura ridotta. Teste in alluminio, il turbo si inserisce perfettamente vicino alle valvole di scarico ed è privo di alberi per il bilanciamento quindi l'inerzia è ridotta mentre la risposta dell'acceleratore è più diretta.
Come va?
Silenzio ma così tanto silenzio che sembra di guidare un'auto a benzina. Questa è la prima impressione che si avverte – secondo i tester – alla guida di questo boxer. Già impressiona per silenziosità nella guida cittadina, alle alte velocità addirittura migliora.
A 2000 giri (dopo la coppia massima a 1800) offre una buona spinta e gira senza rumorosità ed è silenzioso pure dopo il picco di potenza a 3600 fino alla cambiata dei 4500 giri. Valori relativamente bassi ma va tenuto conto che è stata tarata per centrare gli obiettivi di emissioni e consumi. Volendo – e probabilmente Subaru vorrà – sarà rivista per puntare ai valori di potenza. Per il momento sono stati ottenuti 148 cavalli che permettono di superare, sebbene di un soffio, i 200 chilometri orari.
Gli interni
Ergonomico ed avvolgente l’abitacolo, dove la qualità dei materiali (dalla pelle nera ai tessuti, fino alle componenti in plastica) sono di alto livello, per un’abitabilità interna davvero ottima. La strumentazione poi, è chiara ed immediata; eccezionale poi l’effetto coreografico del quadro strumenti in fase di accensione, con le lancette illuminate di rosso che percorrono in pochi attimi i rispettivi quadranti.
Sicurezza
Sul fronte della sicurezza passiva la Legacy dispone della “nuova struttura di rinforzo ad anello” della scocca, che abbraccia e protegge l’abitacolo. L’assorbimento di un eventuale urto è garantito dalla struttura anteriore deformabile e dal motore boxer che scivola verso il posteriore lungo il tunnel del pianale.
Ora non resta che attendere la commercializzazione di questa motorizzazione, sia sulla Legacy che su Outback che Forester.
Subaru Legacy 2.0 D, con il suo motore boxer diesel, rappresenta un momento di innovazione. Un'architettura molto attesa che, per la sua propria struttura, dovrebbe distinguersi per doti di silenziosità ed efficienza. Nel caso di Subaru, peraltro, si sposa perfettamente con la trazione integrale. La produzione prevista è di 30.000 unità all'anno.
Com'è?
“E' stato sviluppato dagli ingegneri che hanno realizzato le motorizzazioni a benzina”, dicono fieri in Subaru. E rispetto al propulsore a benzina ne condivide – incredibilmente - il peso mentre la lunghezza è addirittura ridotta. Teste in alluminio, il turbo si inserisce perfettamente vicino alle valvole di scarico ed è privo di alberi per il bilanciamento quindi l'inerzia è ridotta mentre la risposta dell'acceleratore è più diretta.
Come va?
Silenzio ma così tanto silenzio che sembra di guidare un'auto a benzina. Questa è la prima impressione che si avverte – secondo i tester – alla guida di questo boxer. Già impressiona per silenziosità nella guida cittadina, alle alte velocità addirittura migliora.
A 2000 giri (dopo la coppia massima a 1800) offre una buona spinta e gira senza rumorosità ed è silenzioso pure dopo il picco di potenza a 3600 fino alla cambiata dei 4500 giri. Valori relativamente bassi ma va tenuto conto che è stata tarata per centrare gli obiettivi di emissioni e consumi. Volendo – e probabilmente Subaru vorrà – sarà rivista per puntare ai valori di potenza. Per il momento sono stati ottenuti 148 cavalli che permettono di superare, sebbene di un soffio, i 200 chilometri orari.
Gli interni
Ergonomico ed avvolgente l’abitacolo, dove la qualità dei materiali (dalla pelle nera ai tessuti, fino alle componenti in plastica) sono di alto livello, per un’abitabilità interna davvero ottima. La strumentazione poi, è chiara ed immediata; eccezionale poi l’effetto coreografico del quadro strumenti in fase di accensione, con le lancette illuminate di rosso che percorrono in pochi attimi i rispettivi quadranti.
Sicurezza
Sul fronte della sicurezza passiva la Legacy dispone della “nuova struttura di rinforzo ad anello” della scocca, che abbraccia e protegge l’abitacolo. L’assorbimento di un eventuale urto è garantito dalla struttura anteriore deformabile e dal motore boxer che scivola verso il posteriore lungo il tunnel del pianale.
Ora non resta che attendere la commercializzazione di questa motorizzazione, sia sulla Legacy che su Outback che Forester.
Suso
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